domenica 1 febbraio 2009

Amore cabriolet

Ciò che cantanti, poeti e fresconi sono soliti chiamare "amore" è in realtà un'acerrima e violentissima battaglia psicologica che l'uomo e la donna combattono l'uno contro l'altra ininterrottamente. La situazione è resa particolarmente complicata dal fatto che i rapporti di forza tra i due sessi sono costantemente squilibrati. Ma andiamo con ordine.

Fino a 12 anni si può dire che non esistono grosse differenze. E' proprio a quest'età tuttavia che si verifica la prima sperequazione: la donna ha una clamorosa impennata nel proprio sviluppo psicofisico e nel giro di un paio di mesi completa la sua trasformazione da bimbetta frignante in vamp senza scrupoli. L'uomo si accorge invece con amarezza di essere rimasto sostanzialmente un nanerottolo moccioloso ed è depresso perché le sue coetanee lo considerano, giustamente, un imbecille.

A 15 anni il divario è massimo. Mentre gli uomini continuano ottusamente a fare a scambio di figurine come quando erano alle elementari, le donne, almeno quelle più spigliate, maneggiano preservativi con la stessa confidenza con cui un croupier del casinò di Lugano muove le fiches alla roulette. Hanno storie con ragazzi più grandi e continuano a considerare i propri coetanei, giustamente, degli imbecilli. Tuttavia è proprio a quest'età che l'uomo prende finalmente consapevolezza del proprio essere un idiota, ed inizia un lungo e paziente lavoro su sé stesso.

A 18 anni la situazione è cambiata. L'uomo ha qualche storia con ragazze di qualche anno più piccole, ma fatica molto a capire il loro modo di ragionare. La donna invece ha conosciuto in discoteca un brillante studente universitario e ne approfitta per farsi scarrozzare avanti e indietro ogni volta che ne ha voglia.

A 20 anni il divario si allarga di nuovo. L'uomo scarrozza ora pazientemente una diciottenne ogni volta che lei ne ha voglia, ma continua a non capire molto riguardo al suo modo di ragionare. In particolare, non capisce perché dica delle cose e poi ne faccia altre, né riesce a spiegarsi perché a volte scoppi a piangere se lui le chiede cose semplici come mandargli qualche sms in meno. La donna invece ha liquidato lo studente ed ora esce con un trentenne che la viene a prendere in SLK.

A 25 anni c'è un periodo critico. La donna viene improvvisamente lasciata dall'uomo della SLK e fa le due cose che fanno tutte le donne che hanno appena concluso una storia di 5 anni: cambia pettinatura e si iscrive ad un corso di salsa. In discoteca si diverte a far credere agli sconosciuti di essere attratta da loro, solo per poter poi ridere insieme alle amiche della cosa. Di tanto in tanto riceve delle proposte indecenti da qualche facoltoso quarantenne, che a volte accetta.
L'uomo invece è disorientato: la sua ex lo ha lasciato per mettersi con un trentenne che guida una SLK e quasi tutte le donne che ha occasione di conoscere sono fidanzate da diversi anni. Ormai ha finalmente trovato lavoro ma vive al di sopra delle sue possibilità ed ogni mese butta mezzo stipendio offrendo aperitivi e cocktail a sconosciute che sembrano interessate a lui ma poi gli danno buca. Continua a non capirci molto delle donne ed in particolare non capisce per quale motivo si divertano così tanto a sembrare disponibili per poi dare due di picche a destra e a manca. Lui con i suoi amici non farebbe mai una cosa del genere, gli sembra una perdita di tempo.

A 30 anni c'è l'inatteso colpo di scena. Finalmente l'uomo si rende conto che è impossibile capire le donne e fa il definitivo salto di qualità: compra una SLK e va a caccia di ventenni.
La donna invece va semplicemente fuori di testa ed inizia ad essere ossessionata dall'idea di avere un figlio.

A 35 anni la donna si è sposata, ha avuto un figlio ed ha già lasciato il marito per mettersi con il suo capoufficio, che guadagna il doppio. L'uomo invece continua a non capire molto delle donne e, nel dubbio, continua a girare in SLK perché ha visto che tutto sommato funziona. Spende ancora una barca di soldi per offrire aperitivi e cocktail, ma almeno ora se lo può permettere.